Alone In My World Capitolo 18

[Leon~]

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    Non ho mai veramente voluto questa sedia. Desideravo che una parte di me sapesse che cosa volesse rappresentare, ma ho sempre odiato il suo peso

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    Capitolo 18: The Solider



    In tutto quel trambusto che aveva creato Fear, la gente sembrava quasi impazzita, anzi, tutto il mondo era impazzito, era come se il mondo stesse tornando a prima del mio viaggio, pieno di catastrofi naturali. Me ne stavo accorgendo piano piano mentre stavo correndo dalle mie emozioni, le sentivo, era come se fossero vicino a me, le potevo raggiungere anche se sapevo che ci sarebbe voluto del tempo, tuttavia, come ogni paese che si rispetti, in tutto quel chiasso, intervennero le forze dell'ordine, non ero vicino al luogo dove erano presenti, però, sentivo come una strana sensazione, non di paura, ma di ansia, non sapevo il perchè. Era come prima dell'incontro finale con Delusion, ero teso e preoccupato per delle conseguenze, sapevo che gli scontri che stavano per avvenire non sarebbero stati facile, tutt'altro, quando Tranquillità mi disse che Delusion era ancora in vita non feci altro che preoccuparmi, avevo fatto così tanta fatica per sconfiggerla e sapevo che non era la stessa di prima, anzi, sapevo che era diventata più forte, me lo sentivo, però, il guaio maggiore non era lei era mio padre... Raiton. Tranquillità affermò che il mio familiare stava per ritornare e voleva la mia morte per diventare l'essere perfetto, non avevo capito bene il senso della frase che aveva composto ma sapevo che dovevo mantenere la guardia alta.
    <oei, manca ancora molto Kirin!?> chiese affaticato Tranquillità
    <mi sa di no, anche loro si stanno avvicinando a noi> dissi affaticato e preoccupato allo stesso tempo
    <ehi, Kirin, cos'hai!?> mi chiese il mio alter-ego
    <sono preoccupato, ho una strana sensazione, come se qualcuno ci stesse osservando e stesse pianificando un'attacco... non so spiegare esattamente questa sensazione> cercai di spiegare
    <kirin, hai paura del ritorno di tuo padre giusto?> chiese Tranquillità
    <dopo quello che mi hai detto è normale che io abbia almeno un pò di timore, un padre che vuole uccidere il sangue del suo sangue? Che razza di storia è?> chiesi arrabbiato
    <la storia di Raiton è diversa... Quando lo incontrerai lo capirai!> esclamò Tranquillità

    Stavamo correndo sempre più veloce, mentre un rumore di sottofondo si faceva sempre più forte, era un rumore di spari e di una risata, quasi malefica, che fosse Fear? Molto preso mi resi conto che quello era ben peggio di Fear. Mi separai dal gruppo senza dire nulla, in modo che nessuno sapesse quello che volevo fare... Si volevo affrontare Fear da solo, ero sicuro di farcela, mi bastò una prima occhiata nel nostro primo incontro nel bagno della scuola, però sapevo che non sarebbe stata impresa facile, non impossibile certo!

    Nel frattempo vicino casa di Kirin
    <è così, è cresciuto nostro figlio... Che tristezza, averlo lasciato che era un pargolo, ed ora lasciarlo senza nulla...> disse dispiaciuto un'ombra
    <asp...Aspetta cosa vuoi fare? Non mi vorrai mica uccidere> chiese agitata la madre di Kirin
    <cara... Devo raggiungere nostro figlio, anche se sono già là, bhè, è una lunga storia, ti spiegherò quando morirò, see ya... Suitomi Courage Hit!> disse l'ombra

    La donna venne scagliata contro il muro con una tale violenza da farla morire, Kirin era ufficialmente solo?

    Nelle zone di Kirin
    "Ma che cosa sono questi soldati?" pensai irritato
    <ehi tu, biondo, non puoi andare oltre> dissero i soldati

    Fui costretto a ritornare indietro, tuttavia, come giusto che sia, non trovai i miei due amici, non si erano davvero accorti della mia assenza? Pensai, a come fosse possibile una simile cosa, io ero di fianco a Kir... Ma certo! Era ovvio che Kir mi poteva leggere nel pensiero quindi lui già sapev ale mie intenzioni...

    <come sei cresciuto, Kir!> urlò sorpreso un'uomo sopra un palazzo
    <chi sei?> urlai irritato
    <ma come non mi riconosci!?> disse quest'ultimo atterrando d'avanti a me
    <asp... No, non è possibile!? Come fai ad essere uguale a me!?> dissi sorpreso
    <ah, quindi, non sai chi sono... Mi deludi, credevo che fossi un tipo un pò più perspicace in quanto mio figlio... Kirin, io sono Raiton> spiegò l'uomo
    <c... Non è possibile, come hai fatto ad essere così veloce? Tranquillità ha detto che stavi venendo...> dissi preoccupato
    <non dire bugie, idiota! Ha detto che stavo arrivando...> disse ridendo Raiton

    Mio padre, era identico a me. Era alto quasi due metri, aveva dei capelli ricci,lunghi e biondi. Era vestito in modo un pò troppo "casuale", aveva un giubbotto dell'Italia, e sotto aveva una maglia con scritto "Is Legit Cry For Pride!?", portava dei jeans alla "moda" e delle scarpe un pò troppo costose per essere sue. Sul viso aveva tatuato il suo nome in Kanji, in blu, aveva una cicatrice sull'occhio destro. I suoi occhi erano rosso sangue, trasmettevano un certo senso di persona sanguinaria, quella che quando deve uccidere lo fa senza pensarci due volte... Aveva un'atteggiamento deciso, come se non avesse paura di nulla, in faccia aveva stampato un sorriso, come se fosse felice di vedermi. Guardando i suoi denti, mi accorsi che erano tutti aguzzi, come se fosse una specie di leone, però uno mi colpì in particolare, cioè il canino di destra, che assomigliava ad un tuono. Io rimasi di stucco, come se mi stessi vedendo allo specchio, anche se c'erano piccoli particolari che ci differenziavano... Tutti i miei pensieri furono stroncati dal suo continuare a parlare:
    <kirin, se vuoi esprimere il tuo ultimo desiderio prima di morire, fallo ora!> disse sicuro l'uomo
    <certo che esprimo il desiderio prima della mia morte... Esigo delle risposte! Perchè nessuno non sento più nessuno? Perchè nessuno viene a soccorermi? Perchè nessuno mi sente?> chiesi adirato
    <quante domande... Bhè taglio corto... Siamo nel mio "primo mondo", l'anti-inferno, o come desideri, questa è la parte che riveste il mio mondo, prima di arrivare al nocciolo e per entrare nel mio mondo colmo di emozioni, devi prima superare questa sfera che racchiude tutto...> spiegò Raiton
    <un'ultima domanda... Perchè vuoi uccidere il tuo unico figlio!?> chiesi ancor più adirato
    <e chi l'ha detto che tu sei il mio unico figlio... Moccioso tu hai solo sedici anni, mentre io ne ho trenta, e non ho sposato solo tua madre... Però, tornando alla tua domanda... Io sono obbligato ad ucciderti, tu sei scomodo per me e per l'umanità. Bhè, molti mi considerano il "re del meteo", come se potessi comandare il meteo come voglio, in teoria posso, odio il mio potere,perchè in confronto al tuo non è nulla... So già che ti ribellerai, quindi tanto vale che te lo finisca di spiegare... Io devo ucciderti per garantire al mio mondo di fondersi con il mio intero organismo e divenire a mia volta un'emozione comune, come Fear, immortale, che solo la gente può uccidere dimenticandola... Capisci, però loro non sanno quale emozione io sia... Io sarò:Raiton. Non apparterrò nè al mondo dei vivi nè a quello dei morti nè a quello delle emozioni, e per fare ciò devo uccidere le persone che mi hanno dato la felicità e la tranquillità... Cioè tua madre, che ho già provveduto ad eliminare e tu, Kirin... Devo ammettere che sei stato più una maledizione che una benedizione, tuttavia, non mi farò problemi ad ucciderti... Forse moccioso, fatti sotto!> disse provocandomi
    <mamma è morta!? Io ti uccido, ti faccio fuori! Calm Hell!> gridai furioso

    TO BE CONTINUED...


     
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