Nelle Filippine abitanti rientrano nelle case dopo allarme tsunami

Ma alcune famiglia restano per paura nei centri di evacuazione

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    Manila, 1 set. (TMNews) - Migliaia di persone sono rientrate nelle loro case nelle Filippine, dopo una precipitosa fuga in preda al panico quando una forte scossa di terremoto ha innescato un allarme tsunami. La maggior parte dei residenti aveva già abbandonato le proprie abitazioni nella costa orientale del Pacifico quando onde alte fino a mezzo metro hanno colpito la zona, meno di un'ora dopo la scossa di magnitudo 7,6 sulla scala Richter registrata ieri. Lo ha riferito Benito Ramos, il capo della protezione civile. "Temevano che sarebbero stati sommersi da onde imponenti come quelle dello tsunami (del marzo 2011) in Giappone, quindi non è stato difficile convincere le persone a lasciare" le case, ha affermato Ramos, "La maggior parte di loro è rientrata dopo la revoca dell'allarme tsunami, poco dopo la mezzanotte, anche se una cinquantina di famiglia sono rimasti nei centri di evacuazione nel tirmore che uno tsunami potesse ancora colpire". Il sisma ha inoltre innescato una frana che ha ucciso una donna e ferito il suo nipotino nell'isola di Mindanao, nel sud del Paese. Sgomberi erano stati ordinati nelle isole di Samar, Leyte e Mindanao, zone povere colpite annualmente da una media di venti tifoni e tempeste. int1 MAZ
     
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