In Francia si vota la norma anti-Ibra Hollande punisce le spese del Psg

Il Parlamento francese inizia il dibattito sulla riforma fiscale: la pressione potrebbe salire al 75% per i redditi superiori al milione di euro. Una misura che si abbatterà sul club parigino: in 14 mesi la proprietà qatariana ha speso 173,5 milioni sul mercato ed il monte ingaggi del solo undici titolare ammonta a 58 milioni




Il Presidente François Hollande è stato chiaro: "Non metteremo le mani nelle tasche dei ceti medi e bassi". Tocca ai ricchi, e chi dice ricco dice Ibrahimovic che, secondo L'Equipe, a Parigi guadagnerà 14,5 milioni, bonus inclusi, diventando il terzo giocatore più pagato al mondo dietro Eto'o (20 milioni) e Drogba (15), ma nel paese che si appresta a tartassare fiscalmente i più agiati.

MONTE STIPENDI — Quello di Ibra è comunque solo l'apice di un monte stipendi per il Psg che Le Parisien stima a 58 milioni solo per l'undici titolare. A parte Ibra, si va dal milione e due dell'anonimo ma efficace terzino destro Jallet, ai 9 milioni di Thiago Silva, passando per i 3,5 di Sirigu, i 4,2 di Pastore, i 4,5 di Thiago Motta, i 4 di Lavezzi.




LA TRATTATIVA — Oggi comunque dovrebbe riprendere la trattativa tra Leo, arrivato in sede poco prima delle 10, e l'agente di Zlatan, Mino Raiola, che a L'Equipe ha fatto sapere di non aver previsto appuntamenti a Parigi. Dal Brasile invece Thiago Silva, tramite la moglie Isabele, si dice "fiducioso sull'arrivo di Ibra e felice della nuova sfida che lo attende".

LA RIVOLUZIONE ARABA — In ogni caso, oggi in Parlamento comincia il dibattito sul pacchetto di misure fiscali destinate a colpire i ceti alti che culminerà con il prelievo al 75% sugli stipenti oltre il milione. Una vera e propria misura "anti-Ibra" che però non condiziona i piani del Psg targato Qatar che in 14 mesi ha investito 173,5 milioni sul mercato, rivoluzionando il calcio francese e gli equilibri di quello europeo.