Curioso siparietto di Andrea Agnelli

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    Juve, Agnelli arriva in ritiro: «Autografo sul 5 maggio»



    Curioso episodio a Chatillon dove il presidente è stato accolto da tantissimi tifosi nella tribuna dello stadio che ospita la squadra campione d'Italia. Ad un giovane che chiedeva la firma al n° 1 del club piemontese è arrivata la simpatica risposta. Poi tante foto, cori e urla di gioia per il vero simbolo del nuovo corso bianconero

    Andrea-Agnelli-e-John-Elkann-in-visita-alla-squadra


    CHATILLON - Abbracci bianconeri. Antonio Conte, rientrato da Roma, dirige il primo allenamento tra applausi e cori: i tifosi - c’è il pienone: 5000 spettatori complessivi per i due allenamenti, nemmeno un biglietto invenduto - stanno con lui, lo difendono con forza, lo chiamano per gli autografi sotto la tribunetta. Lui s’avvicina, regala sorrisi e firme, traspare la voglia di immergersi nel lavoro.

    SERATA - L’allenatore è arrivato a Chatillon nella tarda serata di venerdì, mentre in mattinata sale il presidente Andrea Agnelli: un salto in sala stampa, poi l’immersione nel tifo, un salto nella tribuna del Brunod e uno al Summer Village per stringere mani, posare, griffare fogli e magliette. Gli allungano anche un’agenda: «Firmiamo sul 5 maggio» propone lui. C’è chi l’invita ad abbassare i prezzi degli abbonamenti, ma sono voci isolate tra mille complimenti. Ricambia: «Grazie a voi per come ci state vicini». E alza il pollice quando un tifoso urla: «Compraci Van Persie».

    CASA - Avanti tra la folla. Andrea sorride ancora a chi gli chiede una foto con i bambini e dice: «Son tre come le stelle». E’ festeggiato come una star, ma vicino alla sua gente: «Chiamatemi Andrea» dice prima di ritagliare un momento per una sfida a calciobalilla con un piccolo tifoso. Tornato a bordo campo, guarda l’allenamento (esercizi di possesso e partitella su campo ridotto con le porticine) intrattenendosi con il coordinatore dell’area tecnica Fabio Paratici, arrivato in nottata, con il consigliere d’amministrazione Camillo Venesio e con il presidente della Regione Augusto Rollandini: «Siamo tornati a casa» gli dice, complimentandosi per le strutture. Infine, raggiunge l’Ecole Hotèliere dove pranza e parla alla squadra.
     
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